Nicholas Evans, l’uomo che sussurrava alla letteratura

Nicholas Evans, autore britannico celebre per il bestseller internazionale The Horse Whisperer, si è spento il 9 agosto 2022 all’età di 72 anni per un attacco cardiaco. Con lui se ne va una delle penne più amate dal grande pubblico degli anni Novanta, ma anche uno scrittore che, nonostante il successo commerciale, è stato spesso sottovalutato dalla critica per lo stile e la qualità letteraria delle sue opere..

Nato nel 1950 a Bromsgrove, nel Worcestershire, Evans iniziò la sua carriera nel mondo della comunicazione come giornalista, poi come sceneggiatore e produttore televisivo per il canale britannico Channel 4. La svolta arrivò nel 1995, quando il suo romanzo d’esordio, The Horse Whisperer, conquistò il mondo: tradotto in oltre 40 lingue e con più di 15 milioni di copie vendute, il libro fu anche adattato in un celebre film diretto e interpretato da Robert Redford nel 1998.

La sua narrativa è sempre stata centrata sui sentimenti forti, sul conflitto tra natura e civiltà, sulle relazioni familiari spezzate e in cerca di guarigione. Temi profondi, affrontati con un tono accessibile, quasi cinematografico, capace di catturare l’immaginazione dei lettori ma spesso accusato di essere troppo semplice o “popolare” per i canoni della letteratura alta.

Dopo The Horse Whisperer, Evans scrisse altri romanzi – tra cui The Loop, The Smoke Jumper, The Divide e The Brave – confermandosi autore di romanzi intensi, drammatici, sempre in equilibrio tra dolore e redenzione. Tuttavia, la critica letteraria non ha mai completamente riconosciuto il suo valore stilistico, relegandolo spesso alla categoria degli “autori da classifica” piuttosto che degli autori da studiare.

Eppure, nei suoi libri c’è una chiara tensione emotiva, una profonda empatia nei confronti dei personaggi, e una sincera volontà di raccontare le fragilità umane. Evans non ha mai cercato lo sperimentalismo, ma ha costruito storie capaci di parlare a un pubblico ampio, conquistando milioni di lettori in tutto il mondo. La sua scrittura, semplice ma evocativa, riesce a catturare l’essenza delle emozioni più complesse, dando voce a sentimenti spesso nascosti o inespresse.

Evans ha saputo creare storie realistiche e profonde, dove i personaggi si muovono con autenticità e umanità. La sua poetica si esprime attraverso la delicatezza con cui affronta temi come l’amore, gli animali, la natura, trasformando pagine e parole in vere esperienze di lettura. Nicholas Evans va riconosciuto come un autore capace di toccare le corde più intime del lettore, regalando storie che sono ricche di significato e sentimento. Un talento che ha saputo coniugare popolarità e profondità.

La sua scomparsa ha lasciato un vuoto nel panorama letterario contemporaneo, specialmente per chi crede che la buona narrativa non debba per forza passare attraverso la complessità stilistica, ma possa anche risiedere nella forza di una storia raccontata con il cuore. E se è vero che la critica lo ha spesso ignorato, i lettori – quelli veri – non l’hanno mai dimenticato.

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