Le vicende di Alitalia negli ultimi giorni sono state portate in rilievo sui giornali dopo che l’attuale CEO di Etihad Aviation Group e vicepresidente di Alitalia James Hogan è stato “licenziato” dal fondo emiratino, dopo gli scarsi risultati ottenuti in Alitalia e in altre compagnie del gruppo. Tutti dicono la loro sulla vicenda ma finora nessuno ha proposto una strategia per far uscire Alitalia fuori dalla crisi. Provo quindi a esprimere qualche considerazione.
1- Ad oggi nessun management è stato in grado di risolvere la situazione di Alitalia.
2- Dire che Ryanair potrebbe gestire (secondo quale criterio? Non si sa) il medio raggio di Alitalia mi sembra più una trovata pubblicitaria. Personalmente non la vedo realizzabile.
3- Dare la colpa alle low cost per la perdita di Alitalia credo sia sbagliato: il mercato è cambiato negli corso degli anni e per sopravvivere bisogna adattarsi alle nuove dinamiche. In tutto il mondo oggi le major lottano contro le low cost. In Italia le low cost sono privilegiate? La colpa in questo caso non è loro ma della politica che glielo permette.
4- Gestire una società che si occupa di trasporto aereo non è come gestire un supermercato: non serve essere laureati ma esperienza nel settore. Chi si intende di economia non è detto che sappia gestire una compagnia aerea: bisogna essere specializzati nel settore dell’aviazione.
5- Nel cda di Alitalia ci sono le banche, abituate a guardare solo ai numeri e al segno positivo o negativo. Vogliono risultati ma non dicono come raggiungere un pareggio di bilancio. Quali strategie attuare per portare Alitalia in utile? Non possono saperlo. E giustamente, perché il settore del trasporto aereo non è di loro competenza.
6- Quali strategie attuare non le sa neanche la parte del management che fa capo a Etihad: la strategia di Hogan è risultata fallimentare, non solo per Alitalia (vedi il caso Airberlin).
7- La colpa non è dei dipendenti di Alitalia, che nonostante tutto continuano a mantenere il sorriso quando hanno a che fare con i clienti/passeggeri.
8- La politica si deve fare da parte nella decisione di strategie aziendali di soggetti privati: i politici come i banchieri di questo settore non ne sanno nulla.
9- Ho letto in questo ultimo periodo numerosi articoli sui risultati di Alitalia negli anni passati, numeri, statistiche, conti in rosso, debiti accumulati negli anni, bilanci. Ma nessuno nello specifico è andato in realtà a vedere perché Alitalia è in rosso da anni, quali voci del bilancio hanno portato in perdita la società. Se si vogliono rendere pubblici i numeri di Alitalia, che si rendano pubblici per intero, con tutte le voci di costo. Non serve dire che ogni giorno Alitalia perde un milione di euro. Sono cifre troppo generiche. Cosa fa perdere ad Alitalia un milione al giorno? E soprattutto: dove tagliare? I lavoratori? I servizi aggiuntivi? Gli stipendi dei manager?
10- Tutti criticano. Chiunque dice la sua (a partire dai passeggeri, fino ai giornalisti e ai professori di economia). Critiche e solo critiche verso Alitalia ma finora nessuno ha proposto una soluzione al problema.
Serve dunque trovare una strategia seria per risolvere la situazione: con le sole parole non si risolve nulla.