Vendere scarpe su internet grazie ai social: il caso di Pompeii

Quattro ragazzi spagnoli poco più che ventenni – all’inizio erano in cinque – hanno provato a metter su una start up che vende scarpe via internet. Con successo, pur non sapendo nulla né dimoda né di social network.

Sì, perché uno dei segreti del successo di Pompeii sono proprio i social network, e in particolar modo Instagram. Prima di aprire il negozio online, infatti, gli aspiranti imprenditori avevano già iniziato a postare contenuti sui social riuscendo a raggiungere dai 3500 ai 4000 followers. Generare contenuti sui social, postare foto e messaggi, annunciare che un tale modello sarà in vendita a partire da una certa data, e chiedere alla gente di fare in fretta a comprarlo: è quello che fa Pompeii.

Tutto iniziò quando decisero di mettere 3000 euro a testa in questo progetto, per un totale di 18.000 euro. Con quei soldi si fecero produrre 349 paia di scarpe da una fabbrica di Elche, comune della Comunità Autonoma Valenciana, l’unica che abbia accettato il loro piccolo ordine.

In un primo momento testarono il mercato aprendo un pop-up store a Madrid per un weekend: il primo giorno vendettero 100 paia di scarpe, e il giorno successivo altre 100. Replicarono qualche tempo dopo, vendendo in un weekend 600 paia di scarpe.

Solo dopo decisero così di aprire un negozio online ( www.pompeiibrand.com ).

Ogni scarpa Pompeii può essere acquistata solo online e costa intorno ai 55 euro. Di ogni modello ne vengono prodotti solo 349 paia (lo stesso numero di scarpe che si fecero produrre quando lanciarono il progetto).

Il progetto di Pompeii ha riscosso molto successo fin da subito: solo nel 2015, infatti, la start-up spagnola ha venduto 15.000 paia di scarpe fatturando 560.000 euro. Ad oggi, hanno più di 50.000 followers sui social.

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