Cosa leggono i creativi

Aaron Hicklin, giornalista e direttore del magazine statunitense Out,  nell’estate del 2015 aprì “One Grand”, un temporary store all’interno della libreria delle edizioni Whisper a South Street Seaport, New York.

L’idea era semplice. Assemblare collezioni di libri scelti da personaggi creativi famosirispondendo alla domanda: “Se rimanessi solo su un’isola deserta, quali sono i 10 libri che porteresti con te?” Le collezioni di libri presenti in libreria venivano aggiornate ogni due settimane.

Il progetto di Hicklin riscosse subito successo, tanto da generare molta curiosità e in alcuni casi anche ossessione da parte dei clienti, famosi e non.

Nacque anche un sito internet (onegrandbooks.com), dove ancora oggi personaggi creativi famosi inseriscono la loro lista dei dieci libri che porterebbero con sé se rimanessero da soli su un’isola deserta.

Ecco quali sono i libri preferiti di alcuni creativi famosi.

L’attrice Tinda Swinton ha detto che il suo libro preferito sono  “I saggi” di Michel de Montaigne, mentre Bill Gates adora “Il grande Gatsby” di F. Scott Fitzgerald.

“Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen  è il romanzo preferito dello scrittore giamaicano Marlon James, famoso per il suo libro “Breve storia di sette omicidi”, mentre la bassista e cantante statunitense Kim Gordon preferisce “Madame Bovary” di Gustave Flaubert.

In cima alla lista del pittore statunitense Kehinde Wiley c’è il romanzo di Gabriel García Márquez“L’amore ai tempi del colera”, la scrittrice Maggie Nelson preferisce “La coppa d’oro” di Henry James, la scrittrice Sloane Crosley  adora “Via dalla pazza folla” di Thomas Hardy, mentre il libro preferito dell’attrice Laura Linney è “Anna Karenina” di Lev Tolstoy.

Anche Hicklin ha stilato la sua classifica di libri: “Tess dei d’Urbervilles” di Thomas Hardy, “Un altro mondo” di James Baldwin, “Se questo è un uomo” di Primo Levi, “La collina dei conigli” di Richard Adams, “A Collection of Essays” di George Orwell, “The Long-Winded Lady: Notes from the New Yorker” di Maeve Brennan, “Una manciata di polvere” di Evelyn Waugh, “Passaggi a Oriente” di Fitzroy Maclean, “La linea della bellezza” di Alan Hollinghurst e “Dio di illusioni” di Donna Tartt.

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