La pubblicità che “mangia” lo smog

Una pubblicità in grado di “mangiare” lo smog. E’ quello che fa un nuovo cartellone pubblicitario comparso qualche giorno fa in Viale della Liberazione a Milano. L’idea è venuta alla Urban Vision, concessionaria che gestisce impianti out of home e con la passione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano.

Il cartellone recita: “Questa pubblicità non vende auto, ne fa sparire 409.704 in un anno”. Non è capace di far sparire le auto ma di assorbire, bloccare e disgregare le particelle di smog.

Costruito con un materiale particolare dalla Anemotech di Pavia, il cartellone sfrutta una nuovatecnologia chiamata “The Breath” (in italiano, “Il respiro”) che è in grado sia di assorbire gli odori dello smog sia  di attirare a sé le molecole inquinanti, separarle dall’aria e intrappolarle in una struttura fibrosa, pulendo così l’aria dalle emissioni delle auto.

Il numero di 409.704 è frutto di un calcolo che ha tenuto conto della capacità della tecnologia di distruggere le particelle inquinanti e dei valori delle emissioni prodotte dalle auto Euro 5 sia diesel sia benzina e riportati dall’Aci.

L’idea di usare un cartellone pubblicitario per combattere l’inquinamento è di certo un aiuto ma non risolve del tutto il problema, neanche se si tappezzasse l’intera città di Milano con queste pubblicità.

Già in passato, però, sono state studiate tecnologie in grado di combattere lo smog:  il comune di Segrate aveva dotato alcune strade di un asfalto particolare in grado di assorbire almeno in parte lo smog emesso dalle auto. Tra qualche anno, nel 2020, una torre dell’ospedale San Raffaele di Milano sarà dotato di piastrelle speciali in grado di ridurre il consumo energetico e di una particolare vernice in grado di ridurre l’anidride carbonica.

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